E Dio disse: tre chiavi d’accesso alla Parola

Laboratorio catechistico-pastorale

Fin dalle prime pagine della Scrittura, con l’espressione “e Dio disse” – che ricorre almeno dieci volte nel solo primo capitolo della Genesi – il lettore della Bibbia è posto di fronte al “parlare di Dio”: con la sua Parola crea il mondo, rivolge la sua Parola all’uomo e alla donna, manda la sua Parola agli altri attraverso i suoi profeti. Dopo secoli di tradizioni tramandate oralmente, la sua Parola arriva ancora oggi a chiunque voglia ascoltarla, tramite gli Scritti che il Popolo di Israele e la Chiesa hanno accolto e consegnato.

La riflessione sul significato dell’espressione “e Dio disse” ci porta dunque ad affrontare il tema dell’ispirazione divina della Bibbia e le questioni interpretative ad essa connesse che – considerata la delicata ricaduta che possono avere nella catechesi e nella prassi pastorale – vanno accuratamente valutate[1].

Il laboratorio proposto durante la 48° Settimana Biblica – che si concentra sui primi undici capitoli della Genesi – utilizza una metodologia interattiva ed attenta all’utilizzo di linguaggi diversificati per presentare e approfondire il metodo ermeneutico delle tre chiavi, proposto dal progetto diocesano Sicar, che rielabora, essenzializzandolo, quello detto dei Quattro sensi della Scrittura ispirata che la Tradizione ci ha consegnato[2].

La proposta è curata da Francesca Negro (vicedirettrice dell’Ufficio per l’Annuncio e la Catechesi) e da Vincenzo Giorgio (responsabile dell’Animazione biblica della catechesi) ed è aperta a tutti i catechisti, anche di altre Diocesi, nonché a tutti gli operatori che desiderano centrare la propria azione pastorale sull’ascolto della Parola di Dio.

[1] Cfr. Pontificia Commissione Biblica, L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1993.

[2] Cfr. Pontificia Commissione Biblica, op. cit., p. 70-77; Ufficio per l’Annuncio e la Catechesi, Conoscere il progetto Sicar, Ed San Liberale, Treviso 2018, p. 9-10