Dal 4 al 7 e il 28 maggio 2023
“Genesi 1-11″
Una ventina di eventi in tutta la città sui temi della pace, dell’economia, della cura del creato e della fraternità,
a partire dalle pagine della Sacra Scrittura sulla Creazione, capaci di parlare con modernità all’umanità di oggi.
Si apre tra pochi giorni, giovedì 4 maggio, parlando di pace, la quarta edizione del Festival biblico a Treviso. Un’iniziativa che è cresciuta negli anni, soprattutto nel coinvolgimento e nella capacità di fare rete tra soggetti diversi.
Il Festival Biblico vuole favorire la diffusione delle Sacre Scritture al di fuori degli spazi ecclesiali, attraverso la molteplicità di linguaggi e forme espressive che i format artistici, i dialoghi e il confronto con le diverse realtà culturali e religiose offrono, in una sorta di agorà dove il confronto è libero e creativo.
Dopo aver affrontato l’anno scorso il complesso libro dell’Apocalisse, l’ultimo delle Sacre Scritture, quest’anno si torna “al principio”, alla creazione, con il primo libro della Bibbia. Il titolo scelto per l’edizione 2023, infatti, è “Genesi 1-11”: trasmette l’idea portante, quel processo di creazione continua, che ci fa riscoprire vulnerabili in questa terra, anch’essa fragile e bisognosa di una rinnovata custodia. Una riflessione tanto più urgente oggi, in un tempo in cui alcuni dei grandi temi che proprio nei primi 11 capitoli del grande libro della Creazione trovano spazio, ci appaiono più che mai al centro del nostro abitare il mondo e della complessa realtà che ci circonda: la creazione del mondo e della storia, le relazioni tra esseri viventi e la difficile fraternità tra gli uomini, la libertà, il riposo, ma anche la trasgressione, il peccato, la redenzione, il lavoro, il giudizio, la fede.
La serata inaugurale, giovedì 4 maggio, vedrà la Lectio magistralis del prof. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio che, in dialogo con il vescovo Michele Tomasi, rifletterà sulla “Pacem in terris: dopo 60 anni è ancora un sogno possibile?”.
L’enciclica di Papa Giovanni XXIII, sessant’anni dopo, in un clima che continua ad essere avvelenato da sanguinosi conflitti e rinnovate minacce di guerra, appare ancora straordinariamente attuale. Verità, giustizia, amore e libertà, rimangono le “colonne portanti” per la costruzione della pace, quella pace che, secondo Genesi 3 e 4, è stata minata fin dalle sue origini a partire dai rapporti fondamentali tra l’uomo, la donna, il creato e i fratelli. Sarà un’occasione importante anche per conoscere le “radici trevigiane” dell’enciclica di papa Giovanni (scritta all’indomani della “crisi di Cuba”), alla quale ha contribuito un sacerdote trevigiano, mons. Pietro Pavan, creato cardinale nel 1985 da Giovanni Paolo II. L’appuntamento è nella chiesa di San Teonisto alle 20.30 (prenotazione obbligatoria su festivalbiblico.it).
Questo appuntamento, come altri del Festival, è curato in collaborazione con Fondazione Imago Mundi e si inserisce nell’ambito della mostra “La guerra è finita! La pace non è ancora iniziata” in corso alle Gallerie delle Prigioni di Treviso.
In questa occasione sarà presentato il Programma generale del Festival, con uno spazio specifico dedicato all’illustrazione del progetto “Il bosco che ancora non c’è”, realizzato in Piazza Duomo (con l’intervento di Luigi Latini), nonché delle iniziative per il 50° di Caritas Tarvisina (intervento di don Davide Schiavon): la sede della Casa della carità sarà, infatti, l’altro fulcro cittadino del Festival, in particolare con la cena di condivisione “Fratelli alla stessa tavola”.
“Il bosco che ancora non c’è” è realizzato in collaborazione con Comune di Treviso, Provincia di Treviso, Campagna Amica, Fondazione Benetton Studi e Ricerche, Issr Giovanni Paolo I, con il contributo di Camera di Commercio Treviso – Belluno | Dolomiti e Coldiretti Treviso.
Una piazza forse non è il luogo più adatto per piantare un bosco, ma l’installazione temporanea, con più di mille piante forestali pronte per essere piantumate, pone una domanda a tutti: “Come posso coltivare e custodire questo mondo che mi è affidato?”. L’installazione in Piazza Duomo, fruibile sabato 6 e domenica 7 maggio, sarà animata dalla presenza di volontari pronti a dialogare con i passanti e a spiegare il senso della proposta. Tutti saranno invitati a farsi carico di “coltivare e custodire” qualcuna delle piante messe gratuitamente a disposizione: singoli cittadini, associazioni, enti privati e pubblici. Alcuni eventi, come la passeggiata lungo i corsi d’acqua della città (per evidenziare il valore dell’acqua e del suo corretto utilizzo), nonché i laboratori, prenderanno avvio, o si svolgeranno, proprio in Piazza.
Promotori e collaborazioni
Il Festival Biblico nella città di Treviso è ideato e promosso dalla Diocesi di Vicenza (dove è nato 18 anni fa) e dalla Società San Paolo, con l’adesione delle Diocesi di Treviso, Vittorio Veneto, Verona, Padova, Adria-Rovigo e Chioggia, e con la collaborazione di una nutrita rete di associazioni e realtà culturali del territorio. Oltre alla collaborazione con Fondazione Cassamarca, presente fin dalla prima edizione, altre nuove collaborazioni si sono sviluppate: quelle con Fondazione Imago Mundi, Fondazione Benetton Studi Ricerche, Coldiretti Treviso, Fondazione Opera Pia Maurocordato, e con l’Associazione “Fattibillimo” sui temi della “inclusione”.