Natività a Betlemme – Arcabas (1926-2018)

 

In tutti i miei tentativi di dipingere, cerco di far emergere la bellezza.
Spero che chi avrà lo sguardo per coglierla, possa esserne trasformato.
La bellezza infatti può condurre alla fede e la bellezza è un elemento della fede in Dio”.
(Jean-Marie Pirot, Arcabas).


Che la bellezz
a di questo Natale, che siamo quasi “forzati” a contemplare in tutta la sua essenzialità, possa trasformare anche ciascuno di noi.

Una madre protegge il figlio, un padre regge una candela accesa e veglia entrambi; tre angeli contemplano sereni il bambino appena nato, mentre il calore dell’asino e del bue riscalda il letto di paglia dove madre e figlio sono adagiati. È un evento del tutto umano che attira immediatamente lo sguardo e i sentimenti dello spettatore attraverso colori accesi ma insieme pacificanti, figure serene e rassicuranti.
Ma il dipinto ci parla anche di una casa provvisoria, con un letto fatto solamente di paglia per dormire. Una paglia che nel suo intreccio richiama la corona di spine che Gesù – Re dei giudei – porterà sul capo sino al Golgota; già in questo segno si mette in stretto legame l’incarnazione e la redenzione.
Il messaggio del quadro si colloca su più livelli: uno più immediato e uno più profondo, ma anche uno storico (la nascita di Gesù) e uno attuale (la nostra fede nel mistero dell’incarnazione). 

Per approfondire: http://ucd.chiesamodenanonantola.it/2019/12/03/nativita-a-betlemme-naissance-a-bethleem-arcabas/