Estetico e pratico. La dinamica di affetti e libertà al cuore dell’esperienza cristiana

ESTETICO E PRATICO

LA DINAMICA DI AFFETTI E LIBERTÀ AL CUORE DELL’ESPERIENZA CRISTIANA

È in uscita il n. 3/2018 di Studia patavina, la rivista della Facoltà teologica del Triveneto.

L’indirizzo “pratico” è ciò che caratterizza, fin dal suo nascere, la Facoltà teologica del Triveneto. Il compito di accompagnare l’azione pastorale delle chiese richiede un approfondimento teorico dei temi e un confronto critico con gli indirizzi del pensiero contemporaneo. «Il pensiero filosofico occidentale, a partire dall’epoca moderna, è attraversato dall’istanza della concretezza – spiega nell’editoriale del nuovo numero di Studia patavina il direttore Giuseppe Mazzocato – e questa stessa istanza ha agito, in ambito teologico, su due fronti: da un lato, ha orientato la teologia a ricercare un confronto con la filosofia moderna e contemporanea; dall’altro, ha spinto il teologo a verificare l’utilità pastorale di quanto fa, erigendo a criterio di valutazione la spendibilità pratica dell’elaborazione teorica. Non si tratta solo di superare l’intellettualismo, ma di ridefinire il modo di porre la questione antropologica».

Il focus Estetico e pratico. La dinamica di affetti e libertà al cuore dell’esperienza cristiana proposto nel fascicolo 3/2018 della rivista Studia patavina, attraverso i contributi di docenti della Facoltà e dell’Istituto di liturgia pastorale di Santa Giustina, vuole mostrare il rilievo dell’istanza del pratico a procedere da ambiti concreti di azione: liturgico, spirituale, pastorale. «Il teologo spirituale – spiega Mazzocato – si confronta con la concretezza delle condizioni psichiche della persona, con le sue ferite e debolezze e il suo sempre incerto e faticoso costruirsi lungo le età della vita. La teologia dei sacramenti mostra come l’azione liturgica sia mediata emozionalmente e simbolicamente, come tale mediazione appartenga all’esperienza umana universale e come, a partire da essa, si comprenda anche la novità cristiana e l’appello alla conversione. La riflessione della teologia pastorale mette anch’essa in evidenza la fecondità del pratico nell’intercettare le dinamiche di appartenenza alla chiesa, sempre tese tra le esigenze emotive e il profilo istituzionale».

Questi tre aspetti sono trattati da Luigi Girardi (L’azione liturgica e la sua qualità spirituale), Antonio Ramina (Ciò che soltanto esiste veramente. Teresa di Lisieux sposa e sorella), Andrea Toniolo (Forma fidei e forma ecclesiae. Considerazioni estetiche in teologia pastorale), con una ripresa sistematica a cura di Giovanni Trabucco (L’estetico, il pratico e il poetico. Per un possibile chiarimento).

«La sfida del pensiero antropologico – prosegue il direttore di Studia patavina – è l’adeguazione di una realtà da cui è sempre e comunque anticipato, perché è una realtà che sussiste nei suoi atti. In tal senso parliamo di una dimensione “pratica” del soggetto e di una istanza del “pratico”. Questa prospettiva aiuta anche a comprendere il limite delle “scienze”, le quali riguardano sempre e comunque le condizioni e gli effetti dell’atto, non il fatto che egli avvenga, le sue ragioni, le dinamiche del volere umano da cui origina».

L’istanza del pratico riguarda quello che oggi potremmo definire «il sapere fondamentale sull’umano» e «ha forse la sua più intima radice nella rivelazione di un Dio incarnato. Il bisogno umano di riflettere – conclude Mazzocato – è ritorno a ciò da cui si è mossi, per comprende dove si è diretti. Che da tale andi-rivieni scaturiscano delle evidenze è indubbio, esse però non bastano mai per comporre una teoria sistematica dell’umano. L’uomo è spinto a riflettere perché egli è già in atto, ha già voluto, e ha bisogno di comprendere come e che cosa egli stia facendo».

Oltre al focus, il fascicolo propone altri articoli su diversi temi: Marzia Ceschia presenta un contributo dal titolo Sentieri per cercatori. Sorella Maria di Campello e don Michele Do: suggestioni cristiane a due voci; Roberto Tommasi offre una riflessione su Prospettive per la teologia dal Proemio della “Veritatis gaudium”; Marco Vergottini interviene sulla questione Dall’apostolato laicale alla testimonianza credente. Ritrattazione teologica sui fedeli laici; Patrizia Luciani propone un articolo su Albino Luciani, gli anni Settanta e un difficile ecumenismo; Enrico Riparelli approfondisce il tema Dialogo interreligioso in nome dell’Humanum? Elementi di valutazione del Weltethos di Hans Küng.

Completa il fascicolo una ricca selezione di recensioni e segnalazioni bibliografiche.

Il volume 3/2018 può essere richiesto (al costo di € 17,00) a studiapatavina.abbonamenti@fttr.it

In allegato gli abstract degli articoli della rivista.