Emergenza terremoto in Turchia e Siria

(Dal sito di Caritas Tarvisina)

L’impegno Caritas a sostegno della popolazione turca e siriana attraverso una raccolta fondi

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito la notte tra il 5 e il 6 febbraio la zona al confine tra la Turchia e le Siria, con epicentro nel distretto Pazarcık di Kahramanmaraş. Dopo il terremoto si sono verificate finora 42 scosse di assestamento, tra cui una molto forte, di magnitudo 7,7. Sciame sismico che continua. Centinaia i morti accertati, migliaia le persone intrappolate sotto le macerie. Un bilancio ancora provvisorio che, secondo le Caritas locali, crescerà drammaticamente: in Turchia la zona interessata è molto vasta e difficile da raggiungere, anche per le rigide condizioni climatiche. In Siria il sisma ferisce un Paese già dilaniato dalla guerra e dove oltre l’80% della popolazione vive in povertà.

«La Cattedrale di Iskenderun è crollata, scuole ed episcopio non sono agibili, anche la chiesa della comunità siriaca e quella ortodossa sono andate totalmente distrutte. La situazione è in continuo divenire», fa sapere il Vescovo Paolo Bizzeti, Vicario apostolico dell’Anatolia e Presidente della Caritas in Turchia. In Siria, il direttore della Caritas nazionale Riad Sargi, raggiunto al telefono, dichiara che “la situazione è drammatica. Colpite duramente anche le città di Aleppo, Lattakia, Hama e Tartous, almeno un centinaio di edifici crollati. Macerie che si sommano a quelle della guerra. Caritas Siria si è prontamente mobilitata per portare conforto e organizzare i primi soccorsi”. Da sottolineare come gli sfollati debbano fare i conti con il gelo particolarmente pungente in questa stagione.

«Grande è il legame della nostra Caritas diocesana con il Vicariato apostolico dell’Anatolia, fortemente colpito dal terremoto. Da anni è una delle Chiese con cui collaboriamo, in particolare sostenendo il progetto della Caritas locale “Mensa di Fraternità”, a favore di centinaia di famiglie bisognose di Iskenderun», racconta don Davide Schiavon, direttore di Caritas Tarvisina.

La Conferenza Episcopale Italiana ha previsto lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime. «A nome della Chiesa che è in Italia esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla popolazione provata da questo tragico evento, assicurando preghiere per le vittime, i loro familiari e i feriti. Mentre ci stringiamo a quanti sono stati colpiti da questa calamità, auspichiamo che la macchina della solidarietà internazionale si metta subito in moto per garantire una rapida ricostruzione», afferma il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.

La nostra Caritas diocesana, in supporto a Caritas Italiana, raccoglie donazioni attraverso bonifico bancario (causale “Terremoto Turchia-Siria 2023”) tramite:

Iban: IT05 G 08399 12000 000000332325 (intestato a Diocesi di Treviso – Caritas Tarvisina)

Per avere la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali previste dalla legge è possibile fare la donazione al braccio operativo Servitium Emiliani ONLUS:

Iban: IT55 H 08399 12000 000000318111 (intestato a Servitium Emiliani ONLUS, braccio operativo di Caritas Tarvisina)

Oppure, se vuoi, puoi fare la donazione con la CARTA DI CREDITO:

DONA