Il 16 gennaio scorso è stata pubblicata la egge n.219/17, dai media indicata come del “Biotestamento”. In realtà essa contiene importanti contenuti che vanno ben oltre la stessa regolamentazione delle DAT(“disposizioni anticipate di trattamento”), prendendo in considerazione delicati aspetti della relazione tra medici (e operatori sanitari) e persona ammalata
(e suoi familiari), quali l’informazione, la comunicazione e il consenso/rifiuto ai trattamenti sanitari, le cure palliative.
Da alcuni anni attento ai problemi delle “periferie esistenziali”, il MEIC (Movimento ecclesiale di impegno culturale) ha seguito l’evolversi del cammino parlamentare della legge e organizza ora questo incontro, che intende proporre un confronto sereno sui più rilevanti aspetti delle situazioni di fine vita. Non si tratta di un convegno centrato sulle questioni strettamente giuridiche connesse alla legge e nemmeno esclusivamente dedicato all’analisi della legge stessa, ma di una riflessione attenta e senza pregiudizi su un tema che coinvolge vari aspetti: visione della vita, dignità della persona, valore e senso della terapia.