Cattolici e Ortodossi: polifonia di voci

Verso il Natale con i canti delle diverse tradizioni

Sabato 8 dicembre ore 20.45, presso il TEMPIO DI SAN NICOLÒ  a Treviso

 

Coro Sine Nomine di Treviso

Musiche di Cristobal de Morales, Juan Garcia de Salazar Tomàs Luis de Victoria, Francesco Soriano, Josquin Desprez, Andrea Gabrieli

Edoardo Cervi direttore

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 Coro Psalmodia Transylvanica della Facoltà di Teologia Ortodossa di Cluj-Napoca

Musiche dal repertorio natalizio della tradizione romeno-ortodossa

Sabato 8 dicembre alle ore 20.45 presso il Tempio di San Nicolò si terrà un concerto che unisce la celebrazione della Festa dell’Immacolata Concezione alla preparazione al Natale e alla Memoria di San Nicolò, santo al quale è dedicata la Chiesa, la cui ricorrenza è il 6 dicembre.

Il concerto, promosso dall’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Diocesi di Treviso e dall’ISSR Giovanni Paolo I – Veneto Orientale, mira a favorire, tramite il linguaggio universale della musica, un ecumenismo fondato sul dialogo tra le culture e le confessioni cristiane.

Protagonisti della serata saranno due ensemble corali a cappella: il Coro Sine Nomine di Treviso e il Coro Psalmodia Transylvanica della Facoltà di Teologia Ortodossa di Cluj-Napoca, una città della Romania nord-occidentale, considerata la capitale non ufficiale della Transilvania.

Il coro trevigiano Sine Nomine presenterà una scelta di brani di ispirazione Mariana, tratti dal vasto repertorio polifonico rinascimentale, tra questi Ave Maria Virgo serena di Josquin Desprez, Ecce Virgo concipiet di Cristobal de Morales e Ave Maris Stella di Tomàs Luis de Victoria.

Il coro Psalmodia Transylvanica canterà invece una selezione di Colindele, canti natalizi della tradizione romeno-ortodossa che annunciano la nascita di Cristo e portano gioia, luce e benedizione celeste nelle case e nelle anime degli uomini. Cantare le Colindele dal 24 dicembre fino al mattino, lungo le strade e nelle case dei villaggi, ma anche delle città, è la più antica e diffusa tradizione romena legata al Natale.

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Nella primavera del 1990 simultaneamente con la riapertura della Facoltà di Teologia Ortodossa nell’Università statale di Cluj-Napoca si è costituito il coro della stessa facoltà. Il coro ha preso il nome di Psalmodia Transylvanica per evidenziare con questo nome due componenti della cultura e della tradizione musicale bizantina e gregoriana: Psalmodia proviene dal greco psalmos e si riferisce al modo di cantare omofono di un cantore o di un gruppo su una sola nota; il canto poteva anche essere interpretato da due cori e in tal caso era molto più elaborato e melismatico e prendeva il nome di antifona o responsorio. L’aggettivo Transylvanica indica l’appartenenza dell’Ensemble allo spazio romeno della Transilvania, dove fin dai tempi antichi si cantava una musica ecclesiale di tradizione bizantina, con caratteristiche romene.

Il Coro si è proposto di valorizzare più generi musicali, non soltanto religiosi ma anche popolari e patriottici: la messa bizantina, i canti natalizi, la messa latina, e la musica religiosa in genere. La Psalmodia Transylvanica ha promosso negli ultimi 27 anni di attività la musica monodica, la musica bizantina-psalterion, e la musica popolare romena. Sin dagli inizi ha promosso tramite la propria musica un ecumenismo fondato sul dialogo tra culture e confessioni cristiane in Europa in tanti paesi di religione maggioritaria cattolica e protestante e con una numerosa presenza di cristiani ortodossi: Germania, Spagna Portogallo, Italia, Città del Vaticano, Cechia, Svizzera, Belgio, Inghilterra, Russia, Ungheria. Ha partecipato a diversi festival di musica religiosa, tra i quali il Festival di San Pietroburgo nel 2010. Il Coro è costituito da studenti, masterandi e da dottorandi della Facoltà di Teologia Ortodossa dell’Università di Babes-Bolyai da Cluj-Napoca, che vantano una preparazione musicale avanzata essendo laureati dell’Accademia di Musica Gheorghe Dima. La loro professionalità è attestata dalla stampa straniera e romena: Tele Pace Italia, ZDF Germania, Radio Rinascimento, ecc. Una professionalità che mette in risalto lo specifico culturale e spirituale della tradizione musicale della Transilvania multiculturale, multietnica e multiconfessionale.

Il Coro Sine Nomine di Treviso nasce nel dicembre 2005 dall’unione di una decina di coristi già impegnati in altre realtà musicali del Trevigiano. Il suo repertorio è frutto di ricerca e studio accurato della Polifonia del XV e XVI secolo eseguita a “cappella”, che privilegia brani sacri poco conosciuti ma particolarmente emozionanti, appartenenti a importanti autori di aree geografiche diverse. In questi anni il Coro si è esibito in numerosi concerti principalmente nel Veneto e in chiese, come la Basilica dei Frari di Venezia, l’Abbazia di S. Maria in Follina, la Cattedrale di Asolo, la Basilica Santuario dei Santi Vittore e Corona a Feltre, il Duomo di Mogliano, la Chiesa di Santa Maria Maddalena, il Tempio Monumentale di S. Nicolò e la Cattedrale di Treviso, in occasione anche di eventi istituzionali, raccogliendo consensi sia per l’esecuzione, sia per l’originalità del repertorio. Il nome del Coro è l’espressione latina “senza nome” che veniva spesso usata nel Rinascimento quando non si voleva far conoscere l’autore o la provenienza del materiale sonoro di una composizione musicale. Molte infatti sono le Messe “Sine Nomine” di importanti polifonisti, quali Giovanni Pierluigi da Palestrina, Orlando di Lasso, Tomás Luis de Victoria. Fin dalla fondazione il Coro è diretto dal M° Edoardo Cervi che dal 1986 al 2014 ha diretto anche il Coro Polifonico “S. Elena Imperatrice” di Treviso con l’accompagnamento della propria Orchestra Giovanile.