Belluno: l’antica festa della Madonna Addolorata

La celebrazione in diretta dalla chiesa di Santo Stefano

È una tradizione secolare che nella quinta domenica di Quaresima fissa un appuntamento molto sentito nella città di Belluno. È la “sagra dei fisciòt”, una sagra di primavera, contornata di bancarelle con dolciumi, specialità tipiche, opere di artigianato di ogni tipo e giocattoli, tra cui i “fisciòt”, che hanno dato il nome alla festa.

Ma la tradizione religiosa prevedrebbe soprattutto la solenne processione, che porta la preziosa statua della Madonna dei Sette dolori dalla chiesa di Santo Stefano lungo le vie della città.

In questo tempo di pandemia la processione non si potrà fare. E qui viene alla memoria il capitolo 32° dei Promessi Sposi, in cui il cardinal Borromeo «al replicar dell’istanze, cedette egli dunque, acconsentì che si facesse la processione […] Ed ecco che, il giorno seguente, mentre appunto regnava quella presontuosa fiducia, anzi in molti una fanatica sicurezza, che la processione dovesse aver troncata la peste […] la furia del contagio andò sempre crescendo».

Non si potrà fare la processione, ma resta la fiducia in Dio e nell’intercessione di Maria. A sottolineare questo, domenica 29 marzo alle ore 10.00, il Vescovo presiederà la celebrazione dell’Eucaristia nella chiesa di Santo Stefano: la celebrazione sarà trasmessa in diretta su Telebelluno (10 del digitale terrestre) e sul canale facebook dell’Amico del Popolo.